È da oltre sei mesi che posseggo un iPad ed un Apple Pencil che uso su base quotidiana per prendere appunti all’università. Nel complesso sono molto soddisfatto dell’esperienza, ma non è tutto oro ciò che luccica.
Ciò che per alcuni potrebbe rasentare la perfezione del note taking per altri potrebbe rivelarsi un inferno.
Ti racconterò della mia esperienza con iPad e, come mio solito, lo farò con massima sincerità e trasparenza. Se una vita con fogli e cancelleria virtuale faccia o meno per te sarai tu stesso a capirlo dopo aver letto queste righe.
Senza peli sulla lingua, ti dirò pro e contro di prendere appunti su iPad con Apple Pencil.
Non puoi perdere i tuoi appunti e li avrai sempre con te
Le tue annotazioni saranno sempre con te, a portata di dito o di click, e non occuperanno più spazio fisico del volume del tuo iPad.
Alcune applicazioni di notetaking su iPad, come Notability e GoodNotes, permettono creare automaticamente una copia di backup degli appunti sul tuo servizio di cloud preferito.
Trattandosi di appunti digitali è molto più difficile perderli rispetto agli appunti appunti cartacei. Ed anche i cartacei puoi digitalizzarli e tenerli sempre con te.
È un grosso passo avanti rispetto ad avere un enorme numero di fogli, fogliettini e foglietti, parecchi dei quali svolazzanti che è facile smarrire.
Puoi sincronizzare la registrazione con lo scritto
Questo è un punto davvero interessante. L’app Notability ha una funzione tramite la quale è possibile registrare l’audio mentre prendi gli appunti. Scrivi i tuoi appunti e registri, tutto da un’unica app.
Fin qui non si tratta di nulla di spettacolare.
Infatti il bello viene quando vuoi revisionare i tuoi appunti. Essendo sincronizzato l’audio registrato con la scrittura dei tuoi appunti – sia essa a mano o dattiloscritta – potrai arrivare nell’esatto punto di tuo interesse dell’audio associato alla registrazione senza perdere tempo a ricercarlo: la porzione di testo, figure o quant’altro che hai aggiunto alla tua nota successivamente rispetto all’audio che stai ascoltando è opacizzata e prende vividezza a mano a mano che l’audio procede.
Così sai esattamente cosa stavi scrivendo mentre sentivi quelle parole. È una sorta di replay della tua conferenza, lezione o quant’altro, con audio e testo sincronizzati. È un po’ come vedere il film ed avere i sottotitoli.
Questa funzione è utilissima e segna una sostanziale differenza rispetto alla presa di appunti in modo tradizionale, spostando di non poco l’asticella della bilancia verso la presa di appunti con iPad e Apple Pencil rispetto al modo tradizionale.
Va considerato anche che, avendo una traccia audio l’attenzione e la memorizzazione dei concetti espressi dal docente possono diminuire. È molto diverso seguire una lezione senza registrare, e questo vale sempre, a prescindere da che si usi Notability o qualsiasi altro supporto per prendere appunti. Se registri la lezione ti sarà più facile evadere dal presente. È molto diverso sentire un qualcosa con la consapevolezza che sarà l’ultima volta che lo sentirai in quel modo e sentirlo con la consapevolezza che potrai risentirlo tante quante volte vorrai. In quale delle due occasioni credi che memorizzerai il maggior numero di informazioni al primo colpo?
Se registri la lezione l’efficienza della memorizzazione diminuisce – provare per credere. Ed a ciò aggiungerei che difficilmente ho riascoltato audio delle lezioni. Forse non l’ho proprio mai fatto.
Le rare volte che mi sfugge qualcosa annoto il fatto per ricordarmene e proseguo nel prendere appunti. Preferisco chiedere successivamente a qualche collega o parlarne col docente nelle pause o al ricevimento studenti.
Più batterie da caricare
Un quaderno di carta è là, sempre pronto a funzionare. Altrettanto dicasi per penne, evidenziatori e gomme.
Quando però la tua carta, le tue penne, gomme ed evidenziatori diventano virtuali il discorso cambia. È necessario che la batteria di iPad e Apple Pencil sia carica affinché tu possa prendere appunti.
La batteria di iPad dura senza problemi un’intera giornata di università – spesso due – e la batteria di Apple Pencil ha una durata persino maggiore e, con pochi secondi di carica che puoi fornirle direttamente da iPad, ha una durata di utilizzo di diverse ore. Ciò è molto comodo se la penna termina la sua carica nel bel mezzo della lezione.
Ad ogni modo si tratta pur sempre di un qualcosa in più a cui pensare, un fastidio che, comunque, può essere compensato dagli altri lati positivi dell’handwriting digitale.
Puoi creare appunti potenzialmente perfetti
Puoi modificare e rimodificare i tuoi appunti potenzialmente infinite volte, finché non sei pienamente soddisfatto. Ma questo non necessariamente è un lato positivo.
Gli appunti sono un mezzo, non il fine. Potendoli modificare millemila volte potresti dimenticarlo – a me capita.
Potresti non accontentarti mai, concentrarti troppo sulla forma degli appunti e poco su ciò per cui davvero stai prendendo gli appunti: fare tuoi dei concetti e delle informazioni. Avere dei buoni appunti facilita nello studio, ma avere degli appunti perfetti richiede troppo tempo, tempo che sarebbe molto meglio investito se fosse dedicato a studiare.
E lo so, tanti sostengono di memorizzare scrivendo appunti – sarebbe meglio dire riscrivendo il libro. E sì, magari memorizzano pure, ma a che prezzo? Se hai letto altri post su federicopicciau.com lo sai già. Ci sono metodi infinitamente più efficienti per studiare.
La carta è pur sempre la carta
Direi di tirare le somme: è meglio prendere appunti su iPad con Apple Pencil o su carta, tradizionalmente?
Scrivere con Apple Pencil su un iPad non è la stessa cosa di scrivere con una penna versa su un foglio di carta. Sopratutto all’inizio, è parecchio strano: la superficie dello schermo è liscia, molto diversa da quella di un normale foglio di carta, e Apple Pencil è – seppur di poco – più pesante di una penna vera e se si scrive rapidamente è molto più facile affaticarsi.
Disegnare mappe mentali è molto più comodo se fatto su carta vera e propria. iPad potrebbe essere usato per fare delle bozze di queste, ma trovo sia molto limitante avere uno schermo ridotto, che non permette di avere una visione della mind map che sia al tempo stesso complessiva e nitida.
Leggere su iPad un libro non è come leggere un libro fisico, e lo stesso vale per gli appunti o le slide dei docenti: lo schermo non ha dimensioni sufficienti, si è spesso costretti a fare zoom e si perde la visuale di insieme, che è molto importante per chi come me ha una memoria visiva molto sviluppata.
In visita di queste riflessioni, credo l’utilizzo ideale possa essere sfruttare iPad per gettare una prima bozza di appunti e mappe mentali per poi fare un eventuale bella su carta vera o per fare esercizi.
Credo credo che iPad sia il device perfetto per avere con sé una copia di backup di tutti i documenti universitari, dalle slide agli appunti, anche di quelli presi su carta e scansionati. Se ti occorre un’informazione al volo è molto più facile da ritrovare su iPad che su carta. Ma quaderni, penne ed evidenziatori non sono ancora morti.
Studiare usando solo iPad è possibile ma, per ora, non è altrettanto comodo ed immediato come quando si utilizzano libri e quaderni. Ciò non significa affatto che non valga la pena avere con sé un iPad e un’Apple Pencil: iPad ed Apple Pencil hanno migliorato parecchio la qualità della mia vita da studente, ma non mi sento di sostenere che questa tecnologia sia pronta a sostituire totalmente la carta.
La carta resta la carta, coi suoi lati positivi ed i suoi lati negativi. iPad è utile, per certi versi rivoluzionario se usato con Apple Pencil e, in molte occasioni, è ottimo per prendere appunti, ma non sempre.
Ciao! È possibile stampare gli appunti presi con iPad? Se si, alla fine avranno la stessa dimensione di quando vengono presi direttamente su carta?
Ciao Diletta! Sia su Notability che su GoodNotes è possibile.
Quando stampi gli appunti su carta A4 vengono rispettate le proporzioni, non le dimensioni non sono le stesse. Trovassi un formato identico allo schermo dell’iPad potresti ovviare al problema, ma penso possano esistere soluzioni più semplici — che non conosco ?.